L'ORTO AROMATICO

PRIMO MOMENTO

IL GIARDINO DELLE STORIE

"Fino a quando abbiamo un giardino, abbiamo un futuro e fino a quando abbiamo un futuro siamo vivi." Questo scriveva il celebre scrittore Frances Hodgson Burnett nel suo famosissimo 'il giardino segreto".

E' con questa frase tenuta bene a mente che noi raccontiamo le storie ai bambini, le raccontiamo come se le storie fossero dei piccoli "semi" e i bambini terra fertile per accoglierli.

Ogni essere umano, per sua natura, è affascinato dal racconto e questa condizione ci accompagna per tutto il corso della vita; le storie ascoltate non svaniscono, non si perdono, mettono radici in chi le ascolta... e così piano piano crescono, si sviluppano e si intrecciano fino a formare un vero e proprio "giardino delle storie".

 

Il Progetto "L'orto botanico" prende quindi avvio con una narrazione, condotta da Alessandra Baschieri e Gianluca Magnani.

 

Nell'incontro di narrazione, in preparazione al laboratorio di ceramica, gli esperti cercano di essere giardinieri, di seminare storie e racconti, e allo stesso tempo, attraverso una interazione forte e attiva, tentano di "trasformare" i bambini in piccoli e attenti giardinieri.

Le storie narrate sono accompagnate da immagini e da musiche suonate dal vivo. Per facilitare la comprensione del percorso tra una storia e l'altra vengono mostrate e fatte odorare alcune delle più comuni erbe aromatiche e i bambini diventano così protagonisti di un percorso plurisensoriale: una vera passeggiata tra orti e giardini.

STORIE NARRATE

"Rosmarina"  di Italo Calvino  

"Un giardino sotto terra"  di Jo Seonkyeong   

"Il signor G."  di Roldan Gustavo   

 

SECONDO MOMENTO

NOI GIARDINIERI DELL'ORTO AROMATICO

(foggiatura di vasetti in argilla per le piantine aromatiche da utilizzare in cucina)

Premessa

Il laboratorio di manipolazione della creta quest'anno, propone una tematica che trova il suo riferimento nelle più ampie e complesse attività relative agli orti scolastici ed in particolare agli orti di pace (Gianfranco Zavalloni).

L'obiettivo è quello di stimolare la consapevolezza ecologica imparando a prendersi cura di una pianta che cresce e dei suoi bisogni considerando, contemporaneamente, gli aspetti simbolici del mondo vegetale.

Coltivare un piccolo orto "essenziale" è una piccola azione di pace atta a sviluppare il senso del bello, dell'armonia e della pace. Come porre in relazione il concetto di ecologia con il valore della pace?

In un'etica di giustizia sociale tutte le creature, animali, piante e uomo dovranno avere pari diritti di cittadinanza sulla terra e dal nostro piccolo orto aromatico può scaturire un profondo senso di pace derivato dalle azioni di cura sulle piante. Nel percorso che andremo a svolgere, il senso del bello si sviluppa a cominciare dalla foggiatura del contenitore per eccellenza: il vaso, la forma di argilla che conterrà la terra fertile che a sua volta ospiterà la piantina aromatica o essenziale. Il contenitore viene spesso trascurato rispetto al contenuto, ma quando viene valorizzato nel modo giusto allora si raggiunge l'armonia delle forme. Preparare per tempo il contenitore che verrà utilizzato in primavera ci consentirà di riflettere sulla giusta forma, sulla personalizzazione della propria forma con elementi decorativi e simbolici relativi alla piantina stessa. Il percorso di manipolazione, scandito in cinque incontri, consentirà di sostare sulle azioni e sulle scelte da fare per approdare ad un esito soddisfacente per quanto riguarda il valore estetico e la praticità del manufatto.

Il senso dell'armonia riguarda il rapporto tra i vari elementi che si dovranno combinare insieme: la forma della pianta nel suo sviluppo e la forma del contenitore che a sua volta porterà dei segni decorativi concepiti in armonia con il contesto formale. E' un occasione per cominciare a porsi domande in autonomia, a fare scelte, a prendere decisioni, dopo avere osservato, confrontato e preso in considerazione materiali e strumenti di lavoro appropriati.

Un aspetto interessante del percorso è quello di vedere le creazioni uscire dal laboratorio per un utilizzo pratico quando si dovranno mettere a dimora le piantine e quando si potrà utilizzare, nella cucina di casa propria o della mensa scolastica, l'origano per la pizza o il rosmarino per le patate.

Si tratta di un percorso che attraversa più discipline e tematiche che si intrecciano tra di loro nel ritmo della vita quotidiana: la cura del vivente, attività manipolativa e creativa, la conoscenza del mondo vegetale e l'utilizzo delle piante aromatiche nell'alimentazione.

Infine, la cultura della pace si costruisce proprio coltivando interessi, passioni e valori positivi già dalla prima infanzia; cultura e coltura in fondo sono la stessa cosa, richiedono entrambe conoscenza, apprendimento tramite l'esperienza, con il supporto della pazienza e il sostegno della speranza. La pace non è data una volta per tutte, si deve vegliare su di essa con le pratiche virtuose della vita.

 

Percorso

 1) Consultazione di immagini (disegni, foto ed altro) di piante aromatiche; osservazione delle loro caratteristiche formali e considerazioni sull'importanza del loro uso nel cucinare i cibi. Per alcune verrà presa l'impronta su tavolette di creta in modo da prolungare l'osservazione delle impronte.

2) Foggiatura del primo vaso dentro ad uno stampo col metodo del colombino; collocazione elementi decorativi secondo indicazioni e scelte utilizzando varie tecniche.

3) Realizzazione del secondo vaso con la tecnica della lastra bidimensionale: lavorazione della superficie con la tecnica della texture.

4) Realizzazione del terzo vasetto  con la tecnica del colombino senza stampo formatore con applicazione di elementi decorativi.

5) Applicazione dello smalto ad uno dei manufatti scegliendolo fra i tre realizzati.

I manufatti verranno cotti nel forno per la ceramica per la prima cottura in terracotta e per la seconda cottura dello smaltato; verranno poi ritirati presso il laboratorio del castello di Spezzano.

Obiettivi

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  stimolare la manipolazione

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   acquisire alcune tecniche relative la ceramica

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  facilitare il coordinamento mano-occhio

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   educare all'armonia delle forme e delle composizioni

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   avvicinare il bambino alla natura e ai suoi processi vitali

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  educare alla capacità di prendersi cura di...

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  stimolare l'osservazione

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    acquisire livelli di autonomia ed autostima

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  fare esperienza del percorso di un prodotto manuale

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  creare in maniera finalizzata

 

Note sulla manipolazione

L'importanza del "fare"

Manipolare, per i un bambino, è il fare sia in quanto gioco sia come espressione creativa, ma è soprattutto esperienza del pensiero che si collega con l'azione, è conoscenza dei materiali, delle loro proprietà nonché acquisizione di tecniche per conseguire esiti concreti. L'attività della ceramica consente questa esperienza in quanto la creta è uno dei materiali più adatti per un percorso di apprendimento integrale poiché stimola tutti i cinque sensi e la percezione di sé. Le mani diventano un'espansione dell'intelligenza, "tastano" il mondo sensibile riportando dati che verranno elaborati dalla percezione. Poiché per il " fare" occorre tempo, le azioni delle mani producono profondità, quindi tempo di riflessione, di attesa, di ascolto e di rielaborazione. Le attività manuali favoriscono l'educazione integrata che attiva contemporaneamente le competenze razionali e quelle creative allo scopo di realizzare percorsi esperienziali che consentano l'acquisizione di abilità, autostima e autonomia.