STRALCIO

Capitolo 3 Il contenuto delle prove

3.1 La prova di Italiano

Si riporta di seguito la descrizione dettagliata della prova di Italiano costruita per i 5 livelli

scolastici interessati dalla rilevazione nazionale. Per comprendere i diversi elementi che

costituiscono la struttura della prova di Italiano e per una lettura ragionata di quanto descritto

successivamente in questo paragrafo si rimanda alle indicazioni contenute nel Quadro di

Riferimento (QdR)11, coerente con l’attuale formulazione dell’Indicazioni nazionali e

sostanzialmente in linea con le recenti proposte di modifica, e alle Guide alla Lettura delle prove

pubblicate sul sito dell’INVALSI12..

II primaria

La prova di Italiano è composta di tre parti:

1. quesiti costruiti sul titolo del testo narrativo presente nella seconda parte della prova;

2. testo narrativo e relativi quesiti;

3. esercizio grammaticale.

Nella prima parte della prova viene richiesto di riflettere sul titolo del racconto che poi dovrà essere

letto. Si chiede di rispondere a 5 quesiti (4 a scelta multipla semplice, 1 a scelta multipla complessa)

che sollecitano le aspettative su quello che sarà poi il contenuto del racconto.

Per la seconda parte della prova è stato proposto il testo “La gara di barche” (tratto e adattato da R.

Piumini, Storie per chi le vuole, Trieste, Einaudi Ragazzi, 2003, pag. 97).

Il breve racconto presenta una storia compiuta che, come si è visto in fase di pre-test, coinvolge i

bambini, risultando accattivante sia per l’argomento (si parla di una gara, di un imbroglio e di come

si è rimediato all’imbroglio), sia per lo stile (discorso diretto, a parte tre brevi capoversi introduttivi

e cinque righe conclusive). Per quanto si tratti di un testo relativamente lungo per la II primaria, le

frasi e le battute dei dialoghi sono brevi.

Il testo ha uno spessore adeguato per potere formulare domande di diversi livelli di difficoltà,

relative ai diversi aspetti della lettura enucleati nel QdR e appropriati per questa classe;

dall’individuazione di informazioni fino alla ricostruzione del significato di singole parti e del testo

nel suo insieme. Per cogliere la dinamica degli eventi occorre tornare al testo e individuare

correttamente i personaggi delle due squadre. I due nodi centrali del testo riguardano la

comprensione dell’imbroglio e di come e perché si rimedi ad esso.

Il testo di 46 righe è seguito da 14 quesiti di cui 13 a scelta multipla semplice e 1 a scelta multipla

complessa.

La terza parte della prova chiede di riordinare 6 frasi. I pezzi di frase (dati in disordine) devono

essere ordinati assegnando ad ogni parte di frase un numero progressivo, l’esercizio è preceduto da

una spiegazione e da un esempio su come procedere. Le prime quattro frasi sono divise in 4 parti le

ultime due in 5 parti. La parte di frase che dovrà essere posizionata alla fine della frase stessa è

seguita dal punto fermo (.).

Il tempo complessivo per lo svolgimento dell’intera prova è stato stabilito in quarantacinque minuti.

La prova di Italiano, come negli anni passati, è stata fatta precedere da una prova preliminare di

velocità di lettura, comprendente 40 quesiti, ciascuno dei quali formato da una parola scritta seguita

da una serie di quattro figure, tra cui l’alunno doveva indicare quella corrispondente alla parola che

la precedeva. Il tempo per leggere le 40 parole e scegliere la figura corrispondente è stato previsto

in due minuti, tempo necessario per far svolgere la prova a un bambino di seconda primaria in grado

di leggere scorrevolmente13. Il solo scopo di tale prova, che non prevedeva l’assegnazione di alcun

punteggio, è quello di verificare quale percentuale di alunni non ha ancora raggiunto un sufficiente

grado di automatismo nella decodifica di parole scritte, misurata dal numero di parole lette nel

tempo assegnato. Tale capacità strumentale di lettura costituisce infatti un indispensabile prerequisito

per lo sviluppo della capacità di comprensione.

3.2 La prova di Matematica

I contenuti sono suddivisi in quattro ambiti19: Numeri, Spazio e figure, Dati e previsioni, Relazioni

e funzioni. Quest’ultimo ambito non è oggetto di valutazione nella classe seconda primaria, dove la

prova si limita solo ai primi tre.

Le domande aperte a risposta univoca sono caratteristiche delle prassi didattiche più diffuse e

consistono nella richiesta di un risultato, oppure il completamento di una Tavola o anche una

risposta “grafica” legata sia a grafici cartesiani sia a disegni geometrici.

Le domande aperte a risposta articolata sono previste a partire dalla V primaria in poi poiché da un

lato richiedono una competenza linguistica elevata rispetto al’età dei bambini di II primaria,

dall’altra sono meno diffuse delle precedenti nella prassi didattica.

4.1 Alcuni chiarimenti metodologici

I risultati in esito alle prove di Italiano e Matematica del SNV 2012 vengono presentati per livello

scolastico. Le elaborazioni dei dati raccolti permettono di confrontare i punteggi medi e le

distribuzioni dei punteggi per macro-aree geografiche, per regioni e per l’Italia nel suo insieme.

Per ogni livello la presentazione dei risultati si articola nel modo seguente:

i risultati generali;

le differenze di genere;

le differenze tra studenti di cittadinanza italiana e d’origine immigrata;

le differenze fra alunni regolari, in anticipo e in ritardo;

le differenze dei risultati all’interno delle prove.

A partire dal presente rapporto, i risultati delle prove sono riportati su una scala di punteggio

analoga a quella utilizzata nelle ricerche internazionali (OCSE-PISA, IEA-TIMSS, IEA-PIRLS,

ecc.) sugli apprendimenti e non più in termini di percentuali di risposte corrette. La predetta scala si

basa sui punteggi di Rasch il cui vantaggio principale è quello di esprimere con la stessa metrica il

risultato conseguito da ciascun allievo e il livello di difficoltà di ogni quesito. In questo modo è

possibile effettuare analisi e comparazioni più solide e maggiormente informative, sia tra le diverse

aree geografiche del Paese sia tra le diverse parti delle prove.

Qualsiasi scala di misura è caratterizzata da alcuni valori di riferimento, tipicamente il valore

medio, che ne sintetizza la scala complessiva, e la deviazione standard, che esprime una misura

della variabilità dei risultati rispetto al valore medio stesso. Per molti aspetti tali valori sono fissati

in modo convenzionale e costituiscono un punto di riferimento per qualsiasi analisi e comparazione.

Nella scala qui adoperata il valore medio nazionale è posto pari a 200 e la deviazione standard a 40.

Un valore superiore a 200 posiziona (una singola scuola o un’intera regione) al di sopra della media

nazionale e una deviazione standard oltre 40 (di una regione o di una determinata area territoriale)

indica una variabilità interna superiore a quella che si riscontra a livello nazionale.

Per la prova di Italiano i processi individuati sono 4:

individuare informazioni;

ricostruire il significato del testo;

interpretare e valutare;

riflettere sulla lingua.

Per la prova di Matematica i macro-processi individuati sono 4:

concetti e procedure;

rappresentazioni;

modellizzazione;

argomentazione.

 

I primi tre processi si riferiscono alla prima parte della prova di Italiano che riguarda la competenze

di lettura, il quarto processo si riferisce alla seconda parte della prova che riguardano le conoscenze

e competenze grammaticali.

4.2 I risultati

II primaria

I risultati generali

I risultati generali degli studenti di II primaria vengono illustrati nei grafici in Figura 4.3 e 4.4 che

mostrano i punteggi medi e le distribuzioni dei punteggi rispettivamente nella prova di Italiano e di

Matematica delle macro-aree, delle regioni e dell’Italia nel suo insieme. Le medie con il relativo

intervallo di confidenza (95%) sono indicate su ognuna delle barre orizzontali dei due grafici da una

fascetta blu e i rispettivi valori sono elencati nella colonna a destra con, tra parentesi, l’errore

standard della stima. Il simbolo che compare in molti casi accanto a tali valori, una freccia con la

punta rivolta verso l’alto o verso il basso, indica se i valori medi registrati nel campione regionale

sono significativamente, in senso statistico, al di sopra (punta in su) o al di sotto (punta in giù) della

media italiana nel suo complesso; se non compare alcun simbolo, ciò significa che i valori non si

discostano significativamente dalla media dell’Italia. Gli estremi della zona bianca al centro di ogni

barra corrispondono al 25° e 75° percentile della distribuzione dei punteggi, mentre le due estremità

esterne della barretta in verde corrispondono rispettivamente al 5° e 95° percentile. La lunghezza

totale delle barre offre un’immediata rappresentazione dell’ampiezza della dispersione dei punteggi

nelle varie aree e regioni.

 

Come si può vedere, nella prova di Italiano, le macro-aree che registrano punteggi medi superiori

alla media italiana statisticamente significativi sono quelle del Nord-Ovest e del Centro, mentre le

due macro-aree meridionali registrano punteggi medi significativamente inferiori alla media e il

Nord-Est ottiene un risultato che non si differenzia significativamente dalla media nazionale.

Osservando gli andamenti all’interno delle macro-aree, è possibile vedere come quasi tutte le

regioni del Nord-Ovest ottengano risultati significativamente superiori alla media dell’Italia (tranne

il Piemonte che è in linea con la media nazionale).

Tra le regioni del Centro, la Toscana e le Marche hanno punteggi medi significativamente superiori

alla media italiana, mentre fra le regioni meridionali, la Campania, la Calabria, la Sicilia e la

Sardegna hanno punteggi significativamente inferiori. La regione con il punteggio medio più alto in

Italiano è la Valle d’Aosta e quella con il punteggio medio più basso è la Calabria: fra le due la

differenza assomma a 21 punti, circa mezza unità di deviazione standard.

Per quanto riguarda la prova di Matematica, vi è innanzitutto da osservare che i risultati medi delle

macro-aree e delle regioni sono complessivamente più omogenei fra di loro: nessuna macro-area si

discosta significativamente dalla media nazionale e solo cinque regioni hanno punteggi

significativamente al di sopra o al di sotto di essa. Tra quelle al di sopra troviamo la Valle D’Aosta,

la provincia di Autonoma di Trento, la Toscana e la Puglia, mentre l’Emilia Romagna ha un

risultato inferiore alla media italiana. La regione con punteggio medio più alto in Matematica è la

Valle D’Aosta e quella con il punteggio medio più basso è la Calabria: fra le due la distanza è di 11

punti.

Nella prova di Italiano, i maschi tendono a esser più rappresentati nella parte bassa della distribuzione dei punteggi rispetto alle femmine.

Nella prova di Matematica i maschi conseguono un punteggio medio più elevato e sono maggiormente rappresentati nei valori più alti della distribuzione rispetto alle ragazze.

Nella prova di Italiano, le allieve di II Primaria, globalmente considerate, ottengono un punteggio

medio di 201, mentre gli studenti maschi conseguono un risultato medio pari a 199.