Bianca Pitzorno e Michael Ende
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Le avventure di Jim Bottone A cavallo della scopa
La storia infinita (prima parte) Polissena del porcello
I suoi romanzi sono caratterizzati da un intreccio avvincente, sempre ricco di avventure, colpi di scena ed emozioni.
Luca, il macchinista di una buffa locomotiva a vapore di nome Emma, e il suo amico Jim Bottone, un simpatico bambino di colore, sono costretti ad abbandonare la piccolissima isola di Dormolandia. Alla ricerca di una nuova patria, giungono in un paese di rara bellezza. Qui, nella misteriosa Città dei Draghi, la principessina Li Si, figlia dell'imperatore, è tenuta prigioniera. Verrà data in sposa a chi la libererà.
I due amici decidono di partire alla ricerca della fanciulla e si avventurano in regioni inesplorate e insidiose, ma straordinariamente suggestive. Così come suggestivo e lieto sarà il finale di questa storia, che per chi vorrà leggerla avrà un continuo nel libro “La terribile banda dei tredici pirati”.
Temi e percorsi.
Jim Bottone è una fiaba moderna, ricca di humour e di garbata ironia, che induce a riflettere sul valore dell'amicizia e sulla necessità di superare i pregiudizi.
La lettura del testo permette, quindi, di attivare momenti di riflessione su diversi centri d’interesse, quali l'amicizia, la disponibilità e l'altruismo, il rispetto di usi e costumi diversi dai propri, il superamento dei pregiudizi, il rapporto tra esperienza e conoscenza...
Bastiano, giovane goffo e bruttino, è il protagonista di questo splendido libro. Tutto il futuro del regno di Fantàsia è nelle sue mani. Fantàsia infatti sta lentamente scomparendo e solo un figlio d'Adamo può salvarla.
Tutta la prima parte del libro (quella letta ai bambini in classe) è il racconto di come Atreiu, ragazzo designato dall'Infanta Imperatrice alla ricerca del motivo per cui Fantàsia sta svanendo nel Nulla, va errando in ogni luogo, portandosi così piano piano con sè Bastiano, il piccolo terrestre, che vive, con un sempre crescendo trasporto emotivo, tutte le avventure di questo straordinario personaggio, esclusivamente attraverso la lettura del libro che è appunto intitolato "La storia Infinita".
Dopo un susseguirsi di situazioni incredibili, Bastiano, altrettanto incredibilmente, si troverà a far parte LUI STESSO della STORIA INFINITA, una storia che lo farà cambiare (nella seconda parte del libro). Gli farà capire che il "fa' ciò che vuoi" che sta scritto sull'amuleto ricevuto in dono non significa "fa' quel che ti pare", ma esorta a seguire la volontà più profonda per trovare se stessi, che è la strada più ardua del mondo. Il libro e Bastiano percorreranno insieme la strada della trasformazione e Bastiano attraverserà tutti i suoi desideri e passerà dalla goffaggine alla bellezza, alla forza, alla sapienza, al potere, fino a quando dovrà fermarsi perché finalmente giunto alla somma verità: bisogna accettarsi, con i propri limiti e i propri difetti, cercando di migliorarsi giorno dopo giorno con estrema umiltà e senza provare invidia.
ALCUNI COMMENTI
Denebola (29-09-2007)
Lo sapete che le pagine di questo libro,se si toglie tutto il superfluo(le
pagine prima dell'incipit,quelle bianche o con solo i titoli dei
capitoli...)sono poco meno di 400?eppure io questo non l'ho scoperto la prima
volta che l'ho letto,bensì molti anni dopo,rileggendolo;ed è stata una vera
sorpresa,poichè nei miei ricordi il romanzo era molto più lungo(se avessi dovuto
quantificare,avrei detto non meno di 550 p.).Com'è possibile?magia della Storia
Infinita!in questo libro di misura all'apparenza"standard" c'è talmente
TANTO(tanta magia,tante avventure, tanti misteri,tanti paesaggi mozzafiato,tanti
personaggi straordinari,tanti simboli,tanta poesia,tanta etica)che quando lo si
ha finito ci si sente pieni di esso fino all'orlo;e sembra di aver letto
un'opera monumentale.Io non so come Ende abbia fatto:se abbia scritto questo
libro di ritorno da Fantàsia,con inchiostro diluito in Acqua della Vita...fattostà
che esso regala davvero una gioia senza fine.
Davide Gorga (27-01-2007)
Frutto della penna del figlio del pittore surrealista Edgar Ende (già segno di
destino, poiché "Ende" in Tedesco vuol dire "fine") il libro si propone come un
acontinua disputa tra sete di potere - inteso anche come volontà d'imporre un
corso agli eventi senza rispettare la libertà degli esseri - e amore che dona,
senza nulla richiedere. Nulla "finisce" realmente; tutto continua in un eterno
fluire nel mondo che raffigura la ciclicità degli eventi. Stupendo e spietato al
contempo, il libro risulta suddiviso in due parti (soltanto la prima è stata
trasposta nel film); inizia con una racconto di Ricerca, intesa come "ricerca
esistenziale", similmente ai racconti medievali che narravano la Cerca del Graal;
prosegue con una seconda parte in cui gli aspetti filosofici prendono il
sopravvento rispetto a quelli avventurosi, senza mai perdere poeticità (chi non
ha mai sognato di essere presente al canto di Fûcur, simbolo di amicizia - o di
visitare la città d'argento di Amarganta). La chiusa è travolgente poiché
conduce Bastiano alla comprensione dell'Amore Vero, incondizionato, verso
chiunque; Acqua della Vita sempiternamente scorrente...
Francesco (26-01-2006)
Questo libro è un capolavoro!!! Lo scrittore Michael Ende riesce a far capire al
lettore quanto sia importante per l'umanità il frutto della fantasia, sempre non
trascurando il mondo della realtà. Consiglio questo libro a tutte le classi
d'età dato che il suo messaggio è unico e universale!
Scrive romanzi rivolti per la maggior parte ad un pubblico femminile. Spesso i personaggi delle sue storie “girano” da un libro all’altro, riuscendo, però, a coinvolgere ogni volta il lettore in nuove e straordinarie avventure.
La strega Etrusca non riesce a riposare bene nel suo letto perché deve rinnovare l’imbottitura dei suoi cinque materassi. Ciò tuttavia non è semplice perché sono riempiti di piume di spiumaccione, un raro uccello che si trova solo nei giardini del re. Etrusca decide di chiedere aiuto al re, ma questi rifiuta. La strega si vede costretta a passare alle maniere forti e decide di rapire la principessa. I problemi iniziano quando la bimba rapita, divertendosi a casa di Etrusca, non vuole fare ritorno alla reggia.
Polissena è figlia del mercante Vieri Gentileschi e di sua moglie Ginevra Assarotti, nota per la sua bellezza. Un giorno scopre per caso di non essere veramente la figlia dei coniugi Gentileschi, che l’avrebbero adottata appena nata, essendo stata abbandonata una notte presso la ruota del convento delle suore. Sconvolta da questa rivelazione, Polissena decide di andarsene alla ricerca dei suoi veri genitori. Per sapere la storia del suo abbandono va al convento dove trova, nella ruota che la ospitò undici anni prima, un fagotto piangente. Pensando ad un bambino abbandonato, Polissena raccoglie teneramente il fagotto, scoprendo che all’interno c’è un grazioso maialino rosa. Da quel momento i due diventano amici inseparabili. Insieme si uniscono alla Compagnia di Animali Acrobatici di Lucrezia, acrobata orfana coetanea, che volentieri si presterà ad aiutarla nella sua difficile ricerca.
Una storia piena di colpi di scena in tutti i sensi, giusta per chi ama l’avventura ed il divertimento.