Il carnevale degli animali
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Struttura
Fu composta nel 1886 durante un periodo di riposo a Vienna. Venne eseguita
privatamente un anno dopo, in occasione della festività del
martedì grasso. Per volere del compositore
l'opera fu eseguita pubblicamente solo dopo la sua morte (1923).
Il Carnevale degli animali divenne la musica più caratteristica di Saint-Saens.
La comicità del brano è data anche dalle citazioni esplicite di brani o motivi
conosciuti.
I 14 brani, tutti molto brevi, si riferiscono
ciascuno ad un animale.
Sequenza
1. Marcia reale del leone
Il primo brano descrive l'avanzata di un leone, immaginato come di consueto come
re della foresta. Gli accordi ripetuti dei pianoforti sottolineano la cadenza
del passo dell'animale. La solennità del brano è resa da sonorità chiare e
incisive, in tempo Andante maestoso.
2. Galline e galli
Pianoforti, violini e viola riproducono il chiocciare delle galline per
trentacinque battute. Il "coccodè" è reso da note corte e incalzanti, con
l'acciaccatura sulle note acute.
3. Emioni (animali veloci:
asini e cavalli)
L'immagine che il brano propone è la corsa veloce e frenetica di questi asini
selvatici; il tempo Presto furioso caratterizza questa parentesi virtuosistica
dei due pianoforti. Dopo veloci arpeggi e scale, il brano si conclude con
sbrigativi accordi finali.
4. Tartarughe
L'ironia del brano consiste nella scelta del tema. Il famoso Can-can dell'Orfeo
all'inferno di Jacques Offenbach, originariamente un travolgente balletto, viene
qui proposto in versione lenta, evidentemente "adattato" per l'andatura lenta
delle tartarughe.
5. L'elefante
Il goffo animale viene descritto dal timbro grave del contrabbasso, che espone
un valzer su accompagnamento del secondo pianoforte. Anche qui la citazione di
un tema famoso, la Danza delle silfidi di Hector Berlioz, dà ironia al brano: le
silfidi erano creature mitologiche leggiadre e graziose, che contrastano con la
pesantezza dell'animale.
6. Canguri
I salti improvvisi dei canguri sono riprodotti da brevi successioni di note dei
pianoforti. Nonostante il carattere comico della descrizione musicale, il brano
conferisce un tono di mistero e di ambientazione fantastica, introducendo al
suggestivo brano che segue.
7. L' acquario
I pianoforti, il flauto, la glassarmonica e gli archi eseguono una dolce nenia,
in tempo Andantino. I fraseggi e gli arpeggi, esplorano sonorità inconsuete,
descrivendo l'ambiente impalpabile e al contempo soave dell'Acquario. Le scale
ascendenti degli archi e del pianoforte descrivono efficacemente le bollicine
dell'acquario. I pianoforti suonano nel registro acuto. TEMA:violini e flauto
(traverso).
8. Personaggi dalle orecchie lunghe (asini)
Il brano riproduce inequivocabilmente il raglio degli asini, con note acute dei
violini succedute da note basse (hi-ho). Il titolo del brano però allude anche
ai critici musicali del tempo e alla loro aria saccente, presi di mira da
Saint-Saëns con questa descrizione caricaturale.
9. Il cucù nel bosco
Il cuculo si inserisce con il suo cu-cu (suonato dal clarinetto) in una trama di
accordi minimali dei pianoforti. L'atmosfera riproduce i colori e le sensazioni
della foresta, con la presenza quasi nascosta dell'uccello.
10. Voliera
Il rapido volo incessante di uccelli non meglio identificati viene riprodotto da
una leggera frase del flauto, ripresa più volte, sull'accompagnamento degli
archi. Il brano suggerisce sensazioni di libertà e spensieratezza.
11. Pianisti (pinguini)
La musica di questo brano non è altro che una serie di semplici e ripetitivi
esercizi di studio per l'apprendimento del pianoforte. Inserendo la "razza" dei
pianisti tra gli animali, Saint-Saëns dipinge una divertente parodia di questi
musicisti, costretti ad ore di ripetitivo ed estenuante studio sulla tastiera.
Lo strumento stesso viene messo in ridicolo, mentre propone elementari studi
piuttosto che scale, arpeggi o virtuosismi.
12. Fossili
I fossili vengono riprodotti dallo xilofono, che fa pensare al rumore delle
ossa. I temi di questo brioso brano sono tratti dalla Danza Macabra dello stesso
Saint-Saëns e dal Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. Con questo brano
Saint-Saens prende in giro i critici musicali, spesso vecchi e antiquati.
13. Il cigno
Sicuramente il più celebre motivo di Saint-Saëns, conosciuto soprattutto per il
balletto La morte del cigno, di cui fa parte. Sugli arpeggi dei due pianoforti,
il violoncello espone il dolcissimo tema, in tempo 6/4 in sol maggiore.
14. Finale
Il finale è un allegro rondò che alterna il nuovo divertente tema con la
citazione di temi già proposti dagli altri brani, quasi a ricapitolare tutta
l'opera.