è bello trovare bambini che giocano a far correre le parole
su prati di carta bianca.
Ecco i testi scritti dai bambini. Basta un clic!
Un grazie di cuore e i miei complimenti a tutti :)
- Descrizione di Serena "LA MAESTRA MILENA"
- Descrizione di Alessia "LA MAESTRA MILENA"
- Le poesie di Gabriele I. (Gabriele I.)
- L' autobiografia di Claudia (Claudia)
- Io e l'autunno (Francesca)
- Il pesce e il subacqueo (Fabiola)
- Il pidocchio curiosone (Luca)
- La torta del lupo (Luca)
LA MAESTRA MILENA HA I CAPPELLI LUNGHI E BIONDI; E' ALTA E MAGRA.
I SUOI OCCHI SONO MARRONI.
E' MOLTO DOLCE E GENTILE; CI LEGGE SEMPRE TANTE STORIE E CON LEI MI DIVERTO MOLTO.
SERENA SIINO
LA MAESTRA MILENA (clicca sull'immagine per leggere il testo in pdf)
Pensieri Pensieri
Le stelle rivelano gli occhi. La luna riscuote i sentimenti. Gli occhi li senti perplessi e il cuore che ti batte fa pensar… Volerò nel cielo più in alto.Allegria
Una giornata così bella! Il sole splende e la città è così bella! Bambini che giocano rallegrano il cuor di tanti color.La Galassia
Ti affacci nella galassia vedi pianeti e asteroidi e tanti astronauti che volano dispersi lontano dal cuor dell’amor.Il regalo più bello del mondo
Regalo un fior Regalo l’amor Mi regalano l’arcobaleno e anche il cielo Basta guerre Basta vittorie Ci vuole solo un poco d’amore.Ciao, mi chiamo Claudia e l'uno gennaio compio gli anni. Vi volevo
C'era una volta un bambino di nome Hercules che viveva sull’Olimpo. Una notte lo rapirono e lo trasformarono in mortale e solo gli dei possono essere immortali. Diventò grande e trovò Filottete, che lo addestrò, dìventò un eroe, salvò una ragazza che si chiamava Megala. Un signore del male che si chiamava Hade lavorava con lei, dopo diciotto anni Megala fu uccisa da una colonna, ma Hercules la salvò riportandola dal fiume della morte. Riprese la sua anima, poi Hercules andò nell’Olimpo ma rifiutò e ritornò a vivere con Megala, e Hercules e Megala vissero per sempre felici e contenti. Firma Francesca Costi |
C’era una volta un pesce che si chiamava Acquitrino.
E un subacqueo che si chiamava Ernesto.
Un giorno il subacqueo si era immerso sottacqua e aveva scoperto una casa del pesce fatta di corallo. Il pesce che aveva sentito arrivare il subacqueo scappò velocemente. Ma all’improvviso arrivò uno squalo. Il subacqueo Ernesto scappò anche lui. E seguì il pesce Acquitrino.
Il subacqueo nuotava nuotava quasi più veloce del pesce e seminò lo squalo.
Arrivati alla riva tutti andarono dal subacqueo Ernesto.
Da Fabiola per...
la mia maestra Milena
C’era una volta una bambina che ascoltava attentamente la nonna che le leggeva una storia.
Però in mezzo ai lunghi e folti capelli della nonna c’era un pidocchio curiosone.
Quando fu sui capelli della bambina decise di fare un bello spuntino.
Poi, dopo un po’, arrivò un bel ragazzino con i capelli folti come una giungla, che incontrò la ragazzina.
Il pidocchio non potè resistere a vedere quella bella chioma di capelli e ci saltò dentro.
Ma durante le vacanze estive il bambino, dal gran caldo che c’era, si buttò inaspettatamente nell’ acqua.
Il pidocchio si salvò per un pelo.
Immediatamente tirò fuori il suo bellissimo salvapidocchi rosso e fortunatamente galleggiò fino a riva.
Luca
C’ERANO UNA VOLTA UN’OCA, UN TOPO E UN CONIGLIETTO CHE ERANO SOLITI ANDARE DAL LUPO FRANCESCO, QUANDO LUI LI INVITAVA A MANGIARE LA TORTA.
PERÒ BEN PRESTO SE NE PENTIRONO PERCHÈ UN BRUTTO GIORNO IL LUPO COMINCIÒ A FARSI PAGARE: UNA SOLA FETTA DI TORTA COSTAVA 12 EURO.
I DUE PICCOLI ANIMALI ACCETTARONO, MA L’OCA, POCO CONVINTA, DIEDE UNA PACCA SULLA SCHIENA AI SUOI CARI AMICI E LI ESORTÒ A NON PAGARE.
LO SGUARDO DEL LUPO, INFATTI, NON LE PIACEVA PER NIENTE: AVEVA L’ARIA PIÚ O MENO DI INCASSARE MOLTI EURO.
ALLORA IL LUPO SENTENDO QUESTE PAROLE DISSE ALL’OCA :<<O.K. ALLORA PER QUESTA VOLTA NON VE LA FACCIO PAGARE>>.
FU COSÌ CHE IL LUPO GRATUITAMENTE GLIELA OFFRÌ,
RICORDANDO LORO CHE SAREBBE STATA L’ULTIMA VOLTA.
Luca