L'ASCOLTO
Càpita, a volte, nella scuola, che la capacità di ascolto sia fraintesa con la capacita di restare in silenzio e/o di rimanere a lungo fermi. L’ascoltare, al contrario, coinvolge il bambino nella sua interezza, anche motoria. Infatti un buon ascolto implica un’intensa attività intellettiva, che si traduce anche in segni fisici di partecipazione: aumento del battito cardiaco, movimenti oculari, movimenti del busto e degli arti. Il bambino (come anche l'adulto) partecipa all'ascolto con continue interazioni psicologiche che sono l’esatto contrario dell'immobilità e della stasi.
Il possesso di buone capacità di ascolto condiziona l'intero sviluppo formativo e anche le future situazioni di lavoro e di interazione sociale.
L’abilità di ascolto è generale, trasversale a tutte le discipline e riguarda la capacità di comprendere le diverse comunicazioni orali, dalle più familiari e informali a quelle sempre più formali, fino a capire il senso delle molteplici comunicazioni adulte, riuscendo a cogliere sia il significato globale che quello analitico e a individuare le intenzioni, gli scopi e i punti di vista di chi parla.
Ascoltare significa soprattutto comprendere e implica:
il saper attendere che chi parla finisca la sua comunicazione; | |
il riconoscimento del registro utilizzato nella comunicazione; | |
la condivisione della lingua e della terminologia; | |
la comprensione del contenuto; | |
i tratti prosodici; | |
il contesto nel quale è attivata la comunicazione e quindi lo scopo, implicito o esplicito, che essa sottende. |
Questa breve elencazione delle caratteristiche dell'ascolto, che non esaurisce tutte le sue valenze, mostra quali e quante competenze richieda.
Saper ascoltare significa comprendere e quindi poter interagire con efficacia e con adeguatezza.
Insegnare ad ascoltare in prima classe significa operare sulla cattura dell’interesse del bambino, per attivare l’attenzione nelle diverse situazioni comunicative, coinvolgerlo direttamente, avviarlo a formulare elementari anticipazioni e presupposizioni, "giocare" ai tratti prosodici, a scoprire il contesto, il mittente e il destinatario, lo scopo, affidargli piccoli incarichi espressi oralmente e attendere il loro avverarsi.
Le attività proposte, differenziate nei contenuti, tenderanno pertanto a promuovere l’ascolto fin qui descritto e a verificare che esso sia stato attivatore di una proficua comprensione.
LA LETTURA AD ALTA VOCE DA PARTE DI UN ADULTO
CREA NEL BAMBINO L'ABITUDINE ALL'ASCOLTO.