LA LETTO-SCRITTURA e il metodo FOL
La lingua italiana è una lingua alfabetica che consente un apprendimento della scrittura abbastanza rapido perché, quasi sempre, ad un fonema corrisponde un solo grafema; naturalmente ci sono alcune eccezioni che complicano l'apprendimento giacché per 31 fonemi abbiamo a disposizione solo 2l grafemi (a cui poi si sono aggiunte 5 lettere straniere) e quindi abbiamo bisogno di ricorrere a più grafemi per ottenere alcuni suoni particolari.
Oltre a questa difficoltà, ne abbiamo altre percepite con minore immediatezza, ma non meno pesanti da evitare: sono le difficoltà legate alla somiglianza fonica di alcuni fonemi (f/v - m/n - 1/d - s/z - p/b - qu/cu...) e la lieve discrepanza nella scrittura di alcuni grafemi, specialmente nello stampato minuscolo (b/p — b/d — s/z — p/q — m/n...).
In alcune regioni italiane la pronuncia locale complica le cose: in Emilia-Romagna la s e la z sono molto simili nella pronuncia, come anche la n e la gn e la qu e la gu; non è raro che i bambini sbaglino proprio per coerenza con il parlato. (In altre regioni manca quasi del tutto il suono della c dolce (Lazio); in Toscana la c è aspirata... L’elenco sarebbe lungo e di scarso significato perché chi si trova a insegnare incontra errori ricorrenti a seconda delle diverse regioni).
La complessità degli elementi strutturali della lingua impone un'analisi attenta del suono, della sua percezione e del rispettivo grafema o gruppo di grafemi.
È proprio il caso di affermare che il lavoro è centrato sulle differenze anziché sulle somiglianze: i singoli fonemi e i relativi grafemi saranno quindi presentati secondo le proprie caratteristiche specifiche e distintive.
Il metodo FOL (Fonologico-Ortografico-Lessicale) procede secondo tappe fondamentali di percezione, riconoscimento ed utilizzo ben distinto dei suoni e dei grafemi che limita notevolmente il rischio dell'insorgenza di disortografie e disgrafie, ben difficili poi da debellare.
Per attenuare le difficoltà legate all'acquisizione dell'abilità della scrittura sono utili gli esercizi col corpo per la conquista di quei concetti spaziali, topologici e temporali che stanno alla base della scrittura dei singoli segni.
La palestra, in questa fase, è un luogo molto adeguato alle esercitazioni.
Fasi di apprendimento della scrittura
• Scrittura preconvenzionale
Non c'è corrispondenza fra segni tracciati e i suoni delle parole da scrivere.
• Scrittura sillabica
C'è corrispondenza fra quantità delle sillabe della parola detta e quantità di segni che bisogna scrivere .
• Scrittura sillabico-alfabetica
E' rappresentato un numero di suoni superiore a quello delle sillabe,ma non ancora tutti i suoni che compongono le parole.
• Scrittura alfabetica
In questa fase i bambini capiscono che la quantità di lettere della parola scritta deve corrispondere alla quantità di suoni della parola detta.