IL PARLATO

La comunicazione parlata è una competenza innata che risponde al bisogno di socialità dell’uomo; essa è andata strutturandosi in maniera sempre più articolata e complessa nel percorso evolutivo.

Oggi poi, la molteplicità dei linguaggi, la consapevolezza che esiste una comunicazione non verbale che passa attraverso i tratti sopra-segmentali della lingua, che utilizza le posture e la mimica del corpo, richiedono una riflessione sulla stessa, sempre più pressante e complessa.

Il bambino manca della necessaria flessibilità linguistica, del variare registro a seconda del destinatario e del contesto; egli tende ad utilizzare la medesima modalità comunicativa davanti a qualsiasi interlocutore e in qualunque contesto, perché poco ha potuto sperimentare di diverso e comunque si è venuto quasi sempre a trovare in contesti dove era sufficiente la componente affettiva del messaggio per raggiungere il suo scopo e l'interesse dell'altro.

La scuola non può offrire un'ampia gamma di destinatari di una comunicazione e neppure di contesti sulla quale sperimentare concretamente la variabilità della comunicazione, dei suoi scopi, degli agenti.

I docenti sfrutteranno tutte le possibilità presenti e creeranno delle situazioni dove simulare diverse forme di comunicazione.

 Rimane incontestabile che è all'esterno del vissuto scolastico che l'alunno può essere immesso in plurimi contesti comunicativi.

Pertanto le competenze comunicative si acquisiranno lungo tutto il percorso scolastico. L'insegnante non dimenticherà mai di sollecitare l'attenzione su questo aspetto della lingua.

La comunicazione, nel corso della classe prima, è soprattutto:

bulletadeguare il linguaggio allo scopo e al contesto scolastico, che si differenzia da quello familiare;
bulletcomprendere consegne e istruzioni;
bulletfarsi comprendere dai compagni e dagli insegnanti;  
bulletmostrare che si è compreso attraverso l'esecuzione di compiti.

 

Questi obiettivi possono essere sufficienti come competenza in uscita, così come è previsto dalle Nuove Indicazioni programmatiche.