ALLENATI PER...

LE PROVE DI VERIFICA INIZIALE

 DI LINGUA ITALIANA

(settembre)

 

PARLARE

 

E’ ricominciata la scuola

La scuola è già ricominciata. Se qualcuno mi chiede se ne aspettavo con ansia l'inizio, rispondo: - Brrr, no! - Ma in realtà ero contenta un pochino. Non tanto per lo studio, quanto per rivedere i miei compagni e gli insegnanti.

Mi sono seduta vicino ad Alessandro. L'anno scorso non mi piaceva molto, ma quest'estate siamo diventati amici; Michi si è seduto davanti a noi, come avevamo deciso insieme, ai giardini.

Il primo giorno c'è stato il sole, così ho potuto mettere il mio vestito nuovo di seta. È bianco, e la gonna è tutta ricamata con mazzolini di fiori rosa. La gonna è ampia e se faccio una giravolta, si alza e vola come una nuvola bianca.

Il papà mi ha detto: - Con quel vestito sei la bambina più bella del mondo.

 

Ch. Nostlinger (Diario segreto di Susi, Piemme)

 

Conversazione sul tema delle "VACANZE" e su quello de “ IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA”.

A turno, tutti i bambini saranno invitati a raccontare la propria esperienza personale.

 

ASCOLTARE

 

Ascolta la lettura  e segna con una X la risposta esatta.

 

 IL CAVALLINO BIANCO

In una piazza c'era una giostra con due automobiline, un cavallino bianco, un razzo giallo e rosso, una bicicletta e una barchetta azzurra. Di notte la giostra stava ferma, e allora tutti chiacchieravano un po'.

- Non siete stanchi di girare? - disse una notte il cavallino.

- Dove potrei andare? - disse l'automobilina rossa.

- A me mancherebbero le risate dei bambini... - disse l'automobilina blu. La barchetta disse: - Io ho paura dell'acqua! Sto bene qui!

- E tu, razzo, che ne dici? - chiese il cavalluccio bianco.

- Dico - disse il razzo - che io sono un razzo finto, tu sei un cavallino finto. Siamo solo pezzi di legno, metallo e plastica, e il nostro posto è questo!

Dopo quella tirata, tutti restarono zitti.

Il giorno dopo la giostra riprese a girare, ma il cavallino era triste.

A un certo punto gli montò in groppa una bambina leggera, che non rideva come tutte le altre, e cominciò ad accarezzargli il collo.

La bambina gli sussurrò: - Ci vediamo alla fontana a mezzanotte!

Quando la giostra si fermò, il cavallino restò sveglio. A mezzanotte, qualcosa cominciò a battergli dentro, e il cavallino sentì che non era più legno, ma carne e ossa. Con un salto scese, con un altro fu alla fontana, dove la bambina lo aspettava. Lei gli saltò in groppa,

e questa volta rideva, e se ne andarono via al galoppo

verso il paese delle fate bambine e dei cavallini felici.

 

Adatt. da Roberto Piumini, Mi leggi un'altra storia?, Einaudi

 

Dove si trovava la giostra?

¨   In una piazza.

¨   In un bosco.

¨   Al mare.

 

Che cosa desiderava il cavallino bianco?

¨   Diventare vivo.

¨   Andare in un’altra giostra.

¨   Cambiare colore.

 

Che cosa accadde infine?

¨   Il cavallino restò nella giostra.

¨   Il cavallino lasciò la giostra.

¨   Il cavallino bianco partì con il razzo.

 

LEGGERE E COMPRENDERE

 PRIMA PROVA

1)   Leggi uno dei tre testi e poi disegna e colora il castello.

 

IL CASTELLO (versione 1)

Sopra la collina verde c'è il castello del principe Felice.

Siccome il principe ama dipingere, ed è proprio un pittore in gamba, ha dipinto anche il castello: le mura sono tutte grigie; il grande portone è nero e le finestre sono gialle fuori e azzurre dentro. Le quattro torri sono dipinte di rosso e hanno sopra delle bandiere a strisce gialle e blu.

 

IL CASTELLO (versione 2)

Sopra una montagna di terra marrone, tra due alberelli verdi, c'è il castello del principe Felice.

Siccome il principe ama dipingere, ed è proprio un pittore in gamba, ha dipinto anche il castello: le mura sono tutte rosa; il grande portone è grigio e le finestre sono nere fuori e gialle dentro. Le quattro torri sono dipinte di azzurro e hanno sopra delle bandiere a pallini gialli e blu.

 

IL CASTELLO (versione 3)

Sopra una gialla collina, tra due alberelli verdi, c'è il castello del principe Felice. Ci si arriva camminando lungo un sentiero di sassolini grigi.

Siccome il principe ama dipingere, ed è proprio un pittore in gamba, ha dipinto anche il castello: le mura sono tutte marroni; il grande portone è nero e le finestre sono gialle fuori e rosse dentro. I tetti delle quattro torri sono dipinti di rosa e hanno sopra delle bandierine completamente azzurre.

 

2) Le domande che seguono si riferiscono al racconto che hai appena letto. Cerca di rispondere a tutte le domande rileggendo il racconto, se necessario.

 

1.Dove si trova                               3.Chi ha dipinto il castello?                  

il castello del principe Felice?                A. un pittore

 A. su una montagna                         B. un principe

 B. su una collina                            C. il principe Felice

 C. su una collina verde

 

2. . Come è il portone descritto                4.Cosa significa   

nel racconto?                                  “è proprio un pittore in gamba"?

 A.nero                                         A. bravo         

 B. grande e nero                               B. su una gamba             

 C. grigio                                       C. nella gamba

 

SECONDA PROVA

L'ORSACCHIOTTO PIÙ BELLO

Leggi il testo attentamente, poi metti una X sulla risposta esatta.

 

La signora Granetti fabbricava orsacchiotti di stoffa. Quel giorno, uno di essi la faceva proprio disperare. Le scivolava di mano mentre lo imbottiva, si agitava mentre lo cuciva, si contorceva mentre cercava di cucire la bocca, il naso e gli occhi al loro posto. Così avvenne che, quando fu finito, l'orso aveva il musetto cucito storto, e un aspetto molto comico.

La signora Granetti stava per gettare il povero orso dal muso storto nella cesta degli scarti, quando un ragazzino bussò alla porticina dietro casa.

-Per favore, signora Granetti- disse -avete per caso un orso che non costi più di un euro?

-Sì, sì, ne ho uno che fa al caso tuo!

Gli tese l'orsetto dal muso storto e l'aria comica, e il  ragazzino lo abbracciò strettamente, gridando di gioia. .

Pagò la signora e tornò a casa con il suo orsacchiotto nuovo, pensando che era senza dubbio molto, molto più bello degli altri orsacchiotti normali e ben cuciti, che non erano così buffi e comici.

                                                                                                 Richard Scarry, 365 storie, Mondadori

La signora Granetti fabbricava:

¨   orsacchiotti di peluche.

¨   orsacchiotti di stoffa.

¨   orsacchiotti di pezza.

 

L’orsacchiotto aveva un aspetto comico perché aveva:

¨   un naso troppo grosso.

¨   gli occhi fuori posto.

¨   il musetto cucito storto.

 

Alla porticina dietro alla casa bussò:

¨   un vicino.

¨   un negoziante.

¨   un ragazzino.

 

Tornando a casa il ragazzino pensava che il suo orsacchiotto...

¨   era molto più brutto degli altri.

¨   era molto più bello degli altri.

¨   era quasi uguale agli altri.

  

SCRIVERE

 

Testo individuale

Racconta sul quaderno un episodio delle tue vacanze ed illustralo.

 

Dettato ortografico

Ricordi d’estate

Sembra ieri: le vacanze ci stavano davanti ed ora è già iniziata la scuola.

Com’è passato in fretta il tempo!

Umberto racconta ai compagni: -Stavo su una spiaggia dorata, il mare azzurro scintillava al sole e gli ombrelloni aperti erano come grandi fiori colorati.

Ilenia ricorda: -Ero in montagna, nella pineta l’aria profumava di resina e di muschio. Il torrente era quasi asciutto nel suo letto sassoso ed io camminavo verso i pascoli più alti...

 

Io, invece, ero... CONTINUA TU RACCONTANDO DI TE STESSO.

 

Cloze ortografico figurato