L'INESTIMABILE ROALD DAHL
«Non ho niente da insegnare.
Voglio soltanto divertire. Ma divertendosi con le mie storie i bambini imparano
la cosa più importante: il gusto della lettura. Si staccano dal televisore, e
prendono familiarità con la carta stampata. Più avanti nella vita, questo
allenamento gli servirà per affrontare testi più seri. E
chi avrà cominciato
presto a leggere libri, andrà più lontano».
Roald Dahl e i suoi libri
GLI SPORCELLI |
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Il fantastico signor Volpe Il dito magico |
|
PER GLI ADULTI
Cosa sapere di Dahl
Roald Dahl continua a essere, a qualche anno dalla morte,
uno degli scrittori più amati dai ragazzi di tutto il mondo. È una predilezione
che alcuni genitori e insegnanti possono vedere con sospetto e con l’intima
convinzione che Dahl sia troppo anarchico, troppo irriverente, troppo impietoso
nei confronti degli adulti, troppo pauroso, troppo disgustoso, troppo crudele,
troppo fantasioso e, in fondo, troppo divertente per essere letto a scuola.
Il fatto è che, comunque lo si prenda, Dahl è veramente troppo. Era un gigante,
nel corpo e nell’immaginazione, e il suo non poteva che essere un mondo
eccessivo: un mondo popolato di adulti laidi e crudeli, di nonne disgustosamente
egoiste, di zie torturatrici, di genitori imbecilli come quelli di Matilde, di
direttrici sadiche, di pie dame della Società per la Protezione dell’Infanzia
Maltrattata che in verità sono streghe ammazza-bambini; ma anche di nonne tenere
e coraggiose come quella delle Streghe, di nonni intraprendenti come il Nonno
Joe della Fabbrica di cioccolato, di genitori meravigliosi come il padre di
Danny il campione del mondo, di bizzarri benefattori come il Duca Riverenza e
Willy Wonka, inventore folle e geniale... Perché il mondo di Dahl è, appunto, un
intero mondo, ricco, vitale, contraddittorio, complicato, affascinante,
travolgente. Ed è, trasfigurato, il mondo in cui è vissuto il suo autore,
quello che ci appare nei libri autobiografici come Boy o In solitario.
L’eccesso
e il grottesco sono semplicemente i mezzi stilistici che Dahl impiega per
entrare in sintonia con i suoi piccoli lettori e che gli servono non solo per
divertire (scopo invariabilmente raggiunto) ma anche per parlare di temi troppo
seri per essere lasciati in esclusiva a moralisti e pedanti.
Prendiamo uno dei temi più seri che si possano immaginare, quello della presenza
del dolore e del male nel mondo. Dahl aveva una lunghissima consuetudine con il
dolore (era rimasto orfano di padre all’età di tre anni e la figlia primogenita
gli era morta a sette anni di morbillo, per citare solo due delle tante sciagure
che l’avevano colpito). Non sarà un caso, allora, che tra i protagonisti delle
sue opere abbondino (come in Dickens, uno dei suoi grandi modelli) gli orfani,
che sanno trovare dentro di sé la forza per raggiungere la felicità e superare
il dolore; e tutta la paura e l’orrore che troviamo nei suoi libri (ma, non
dimentichiamolo, anche nelle fiabe di Perrault e dei Grimm, o nei film di
Disney) diventano un gentile esorcismo (e una cura omeopatica) dei tanti e ben
peggiori orrori che incombono sulla nostra vita quotidiana.
Otto buone ragioni per leggere Dahl a scuola
Dahl è uno degli
autori più stimolanti da leggere a scuola, per almeno otto buone ragioni.
1.
I libri di Dahl sono un metodo particolarmente efficace per trasmettere ai
ragazzini la passione della lettura, per convincerli che leggere un bel libro
può essere più divertente che guardare un noioso programma televisivo, per
diffondere la nozione poco meno che rivoluzionaria che leggere è, prima di
tutto, un piacere.
2. Quelle
di Dahl sono, in primo luogo, belle storie, ricche di colpi di scena, con una
trama accurata. Leggendole, i ragazzi (ma anche gli adulti) si familiarizzano
con una delle attività più tipiche della specie umana: ascoltare una storia
appassionante. E acquisiscono i primi criteri per riconoscere una bella storia.
3. Si ripete
spesso che a Dahl non interessa affatto la morale (è una cosa che ha ripetuto
lui per primo). Eppure le cose non stanno esattamente così: uno dei suoi primi
romanzi, La fabbrica di cioccolato, sarebbe perfino moralistico, con le sue
rampogne contro i bambini golosi, viziati e teledipendenti, se la morale non
venisse trasformata in satira. E non si può dimenticare che la satira di Dahl è
sempre un modo (divertente, obliquo, sfaccettato; ma efficacissimo) di
distinguere il giusto dall’ingiusto. E perfino le atroci vendette che i bambini
mettono in atto contro gli adulti che li maltrattano e li umiliano trasmettono
un impegnativo messaggio morale: che è giusto ribellarsi all’ingiustizia.
4. In un
mondo sempre più omologato, dominato da pochi modelli di comportamento
planetari, i libri di Dahl sono una scuola di anticonformismo, che insegna a
mettere in discussione i luoghi comuni. Non dovrebbe essere anche questo uno
dei compiti di una scuola moderna?
5. In
alcuni romanzi, le invenzioni di Dahl spingono i lettori a interrogarsi, quasi
senza che se ne accorgano, su questioni estremamente profonde: si pensi a
Minuslandia (nel Grande Ascensore di Cristallo), il mondo di coloro che ancora
devono nascere, o a quel lampo di poesia ‘cosmica’ sull’origine dei giganti, nel
GGG: «I giganti non nasce, i giganti appare e basta, come il sole e le stelle».
6. Ogni
libro di Dahl contiene una girandola di invenzioni linguistiche, e ha la forza
di un esempio vivente di lingua personale ed espressiva, e di un antidoto contro
la sciatteria e la standardizzazione della ‘lingua di plastica’.
7. Ogni pagina
fornisce stimoli continui alla creatività e all’invenzione personale. Ogni libro
di Dahl trasmette il virus contagioso della fantasia.
8.
I più bei libri di Dahl sono illustrati da Quentin Blake, un disegnatore inglese
amatissimo dai ragazzi per l’umorismo del suo tratto, capace di coniugare satira
e tenerezza. I disegni di Blake sono il perfetto contraltare visuale della prosa
di Dahl: due autori anticonformisti e lontani dagli standard e dai luoghi
comuni.
"MATILDE": UN LIBRO CHE DIVENTA MUSICAL
NON SPEGNERE LE PAROLE |
IL LIBRO DEI SOGNI |
LA CANZONE DEL CELLULARE |
SOGNARE ANCORA |
IL MIO MONDO |
PRENDI UN'EMOZIONE |
DO I NUMERI |
OMBRELLI O CERVELLI? |
LA MIA CASA |
IL DOMANI |
Quante cose devi fare
quanto tempo da passare
se per dire luna e sole
non conosci le parole.
Le parole sono belle
sono come tante stelle
che ci guidano per dire alla tua vita...
con la mia...
RIT.: Ma se si spengono le parole
non c'è luna e non c'è sole
quando non si può parlare
il pensiero se ne va.
No, non spegnere le parole
con la luna spunta il sole
se sei libero di parlare
un pensiero nascerà.
Le parole dei sapienti
le parole divertenti
del passato del domani
dei Paesi più lontani.
Solamente le parole
sanno illuminare il cuore
sanno illuminare il nero della notte...
e il suo mistero...
RIT.
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Un giorno per caso, in un vecchio cassetto,
RIT.: Cellulare! Cellulare!
Cellu... cellulare, sei fantastico ma
quante volte quante volte,
molte molte molte volte chiami il mio papà!
Caro babbo, babbo caro,
io ti prego spegnilo ogni tanto perchè
mi disturba non sai quanto
che si metta in mezzo quando parlo insieme a te!
Lo porti sempre addosso
in macchina, in cucina, al mare e in piscina.
Ma a volte poverino!
Se resta giù in giardino appoggiato a un seggiolino
o lo lasci su un cuscino che sta dentro ad un cestino
te lo mangia... il cagnolino!
RIT.
Se al bagno devi andare
attento al cellulare che magari può cascare
se finisce proprio giù
non lo puoi recuperare, non c'è nulla da salvare,
non gli resta che annegare.
Ma che tragico destino per il tuo… telefonino!
RIT. Cellulare! Cellulare!
Cellu... cellulare, sei fantastico ma
quante volte quante volte,
troppe volte chiami sia la mamma che il papà!
Cara mamma, babbo caro
in coro vi chiediamo di non spegnerci mai
è importante il cellulare
ma noi non possiamo rimanere qui in stand by
Spegnetelo perchè
Spegnetelo perchè...
Spegnetelo perchè
Spegnetelo perchè...
Spegnetelo perchè...
Parlare insieme a voi è importante per me!
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Io ti condurrò
in una realtà
dolce più che mai,
semplice.
Questo mondo in cui
non esisterà
l’indifferenza,
l’ipocrisia.
RIT.: Dove una luce ogni uomo scalderà
dove acqua pura la tua sete placherà.
Quando verrà il silenzio della notte
non ti dovrai sentir perduta accanto a te sarò.
Sognare ancora
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Come in una favola
o in un semplice racconto
gioco con la fantasia
a ricostruire il mondo.
Con le mani per magia
e la gioia di un momento
gioco con la fantasia
il mio mondo nascerà.
Nascerà come nasce un bel fiore
Nascerà senza fare rumore
Nascerà con il cuore bambino
e la forza di papà.
Nascerà per chi spende parole
Nascerà / non dettate dal cuore
e vedrai: un futuro migliore
nel mio mondo ci sarà…
Ci sarà... Ci sarà
tutto quello che stiamo cercando
il domani che stiamo aspettando
ci porterà un mondo che migliorerà.
Ci sarà... Ci sarà
tutto il bello che c´è in questo mondo
sarà il piccolo mondo di chi
con il cuore sa dire di sì
fatto grande da piccole mani
Certe volte il viso cambia colore
ed il cuore prende velocità,
Nella pancia c'è qualcosa di strano,
non è fame, ma chissà che sarà.
Cose che ti fanno rabbrividire
o ti mettono una fifa blu,
un saluto che ti fa balbettare,
risatine che non smettono più.
Se succede che non riesci a stare fermo,
aspettando qualche novità.
Se la bocca più non smette di parlare,
quando scoppi per la felicità.
RIT. Prendi un'emozione, chiamala per nome,
trova il suo colore e che suono fa.
Prendila per mano, seguila pian piano
Senti come nasce, guarda dove va.
Prendi un'emozione e non mandarla via.
Se ci vuoi giocare, fai cambio con la mia.
Puoi spiegarla a chi non la sa
e tutta la tua vita vedrai…
un'emozione sarà!
Le emozioni sono l'arcobaleno
che colora il cielo dentro di noi,
Sono nuvole, sono il sereno,
sono il sale, il pepe di ciò che fai.
C'è la rabbia che non riesci a capire
e non sai se poi ti passerà
ma davvero basta solo parlare
e la soluzione si troverà.
Se le cose nuove fanno un po' paura,
tira fuori la curiosità.
Ogni giorno è davvero un'avventura,
il domani ti sorprenderà!
RIT.
Qualche volta (Qualche volta)
Non capisci (Non capisci)
L'emozione che c'è dentro di te (Dentro di te)
Forse è solo (Forse è solo)
Perché cresci
e con occhi sempre nuovi il mondo scoprirai!
RIT.
Uno, nove, cinque, nove,
Settecento, dieci, sei
Sette, sei, quarantaquattro
Uno, nove, sei, tre
Cinque, sette, sessantuno,
Tre, due, uno!
Mi sveglio la mattina
e non lo so perché
nella mia testa gira
sette, cinque, nove, tre.
Mi alzo e vado a scuola
duecentoventisei
è questo quel che trovo sempre nei pensieri miei!
Do i numeri di giorno,
do i numeri di sera,
d'estate, poi d'inverno,
in autunno e in primavera,
nemmeno il mio dottore sa dirmi che cos'ho
ma un grande luminare mi ha spiegato che però...
Che però?
RIT. Il primo a dare i numeri è stato un sumero
ma è solo con gli indiani che poi nasce lo zero,
chi usava l'alfabeto era greco o latino,
un maya dava i numeri con punto e trattino.
Invece un eschimese, anche se non ci credi,
fa i conti con le dita delle mani e dei piedi,
e l'abaco che usiamo a scuola ogni mattina
migliaia di anni fa lo adoperavano in Cina!
Il primo a dare i numeri è stato un sumero
ma è solo con gli indiani che poi nasce lo zero
con la calcolatrice tutti noi meno male
adesso diamo i numeri però in digitale
adesso diamo i numeri però in digitale
adesso diamo i numeri...
Però in digitale!
Cosa c'è, cosa c'è
cosa c'è che ci comanda
cosa c'è
cosa c'è che ci comanda
Sotto i nostri ombrelli,
ci sono tanti cappelli,
e sotto i nostri cappelli,
ci sono tanti capelli.
Sono chiari, sono scuri,
sono lisci oppure ricci,
sono lunghi, sono corti,
ma lì sotto nascono i capricci.
Sotto i nostri ombrelli, oh oh oh oh
ci sono tanti cappelli
e sotto quei cappelli oh oh oh oh
ci sono tanti capelli
quindi sopra quei capelli… oh oh oh oh oh oh
ci sono tanti cappelli …e ombrelli
ma sotto sotto… ci sono i cervelli!!!
Ci sono i cervelli!!!
Questi sono gioielli,
sono veri cristalli,
che riflettono il mondo,
che non sempre è rotondo.
Alle volte anch'io mi sento strano
vorrei darti la mano.
Poi l'umore si fa scuro:
e non sono più sicuro…
Sotto i nostri ombrelli oh oh oh oh
ci sono tanti cappelli
e sotto quei cappelli oh oh oh oh
ci sono tanti capelli.
Quindi sotto i nostri ombrelli… oh oh oh oh
ci sono tanti cappelli e capelli
ma chi comanda sono i nostri cervelli!!!
I nostri cervelli
sono i nostri cervelli
sono i nostri cervelli
sono i nostri cervelli
è tutto vero questa è la verità!
Oh oh oh...
La mia casa non è mica tanto grande,
Su di lei c'è il sole che risplende,
Anche quando piove a catinelle, di notte ha tante stelle
Che la vengo a trovare
Sai perché?
La mia casa è un po' speciale ed è come piace a me.
Oh oh oh oh
La mia casa ha davanti un bel vialetto,
Un comignolo col fumo sopra il tetto,
Un balcone di fiori di giardino
Che si aprono al mattino
Rallegrando la giornata
Sai perché?
La mia casa è colorata ed è come piace a me oh oh oh
Ed ognuno ha la sua casa, ogni casa il suo bambino,
Come un nido sopra un ramo dà riparo a un uccellino,
Che tu viva in un castello o magari in un igloo
Una casa è la tua casa quando dentro
Ci sei tu
oh i eh i oh, oh i eh i oh
La mia casa ha finestre spalancate,
E raccoglie l'azzurro dell'estate
Con la musica accesa tutto il giorno i eh i oh
E se guardi dentro al forno i eh i oh
Trovi sempre una crostata sai perché? Perché?
La mia casa è profumata ed è come piace a me.
Ed ognuno ha la sua casa, ogni casa il suo bambino
Come un nido sopra un ramo dà riparo ad un uccellino.
Che tu abbia la pagoda, o la tenda dei Sioux
Una casa è la tua casa quando dentro ci sei tu.
Se metterai
Nella stufa un po' di buonumore
Ti accorgerai
Che bel tepore avrai
E se lascerai lascerai
Cento lucciole sul davanzale
Ogni notte s'illuminerà! S'illuminerà...
Ed ognuno ha la sua casa
Col suo mondo dietro l'uscio,
Come ogni tartaruga è felice nel suo guscio,
Dove c'è chi ti vuol bene ed un bacio ti darà,
Tu lo sai, dovunque andrai, che la tua casa è sempre là,
Tu lo sai, dovunque andrai, che la tua casa...
E' sempre là!
oh i eh i oh, oh i eh i oh
E' sempre là…
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qui nella mia città
lentamente tante luci si riaccendono.
Una preghiera
per
quello che sarà
e in silenzio chiudo gli occhi mentre immagino...
RIT. Io son sicura che,
sarà bellissimo,
esprimo un desiderio
è
tutto quel che voglio…
Vorrei ci fosse più armonia
per il domani che verrà
restare e non andare via
da chi un sorriso non ce l'ha
sento che si avvererà
questo sogno dentro me
perché il domani... Il domani...
In un istante
chiaro diventerà
come i giorni ancora nuovi che mi aspettano.
E allora scoprirò
che una riposta c'è
il mio mondo è un magnifico spettacolo.
RIT. Io son sicura che
sarà bellissimo,
esprimo un desiderio,
è
tutto quel che voglio...
Vorrei ci fosse più armonia
per il domani che verrà,
restare e non andare via
da chi un sorriso non ce l'ha
sento che si avvererà
questo sogno dentro me,
è
il mio domani…
Vorrei ci
fosse più armonia,
per il domani che verrà,
restare e non andare via
da chi un sorriso non ce l'ha
questo sogno dentro me
questo sogno dentro te
è già il domani… Il domani...
Spengo la luce, chiudo i miei occhi…
perché domani, il domani…
Il mio domani è già!
Oh oh
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